Uncategorized

SAID BOUDALIA E OXYBURN VOLANO ALLA BOSTON MARATHON

In occasione della centoventesima edizione della Boston Marathon, Said Boudalia, l’atleta del Team Oxyburn, ottiene un ottimo risultato con la prima posizione nella categoria M45.

Il 18 aprile scorso si è disputata la 120a edizione della Boston Marathon, la più longeva 42k del mondo, la stessa che è stata funestata dal tragico attentato del 2013. Nonostante la tragedia di tre anni fa, atleti e pubblico non hanno abbandonato la gara, dando un segnale forte di coraggio. Quella del 18 aprile, inoltre, è stata la quinta Boston Marathon di Said Boudalia, uno dei più forti interpreti italiani della distanza che, con un ottimo crono di 2h27’41”, ha ottenuto la prima posizione nella categoria M45.

Abbiamo contattato l’atleta italo-marocchino che da tempo fa parte del Team Oxyburn per farci raccontare i perché della Boston Marathon: “La Maratona di Boston – ha spiegato Said – non è solo la più antica al mondo, ma anche una delle 42k con il percorso più bello in assoluto… arrivare sull’Heartbreak Hill, la mitica ‘Collina spaccacuore’ che si trova tra il trentaduesimo ed in trentatreesimo chilometro, tra due ali sterminate di folla… beh, è un’emozione fortissima, oltre che un boost naturale per affrontare gli ultimi chilometri della gara.”

E per quanto riguarda il materiale Oxyburn che hai utilizzato in gara, come ti sei trovato? “Durante la gara – ha risposto Said – ho utilizzato tutto abbigliamento Oxyburn, che per me è assolutamente fondamentale. Dirò di più, ho indossato pantaloni lunghi Oxyburn anche durante le quasi dieci ore di viaggio: in questo modo ho migliorato la circolazione e rilassato i muscoli!
Altro discorso sono le calze a compressione graduata: in occasione della gara ho usato un paio di calze con il III° livello di compressione, le 1480 – Running Track, ma da loro non mi ci separo mai, in quanto sono fondamentali proprio in vista della performance, in quanto il ‘massaggio’ del tessuto attiva la circolazione, migliora la distribuzione dell’ossigeno e, importantissimo per noi maratoneti, ritarda l’acido lattico!