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MARTA PORETTI, LA REGINA DELLE NEVI

Vincitrice di numerose gare, tra corse in montagna, ultratrail ed ultrasky, Marta Poretti, atleta del Team Oxyburn, sta preparando la sua terza partecipazione a La Grande Corsa Bianca che affronterà con gli sci ai piedi. Neve permettendo. Nel frattempo, in queste prime settimane del 2016 ha ottenuto un terzo posto alla S1 La Corsa della Bora ed un secondo al Winter Trail Monte Prealba.

Al Winter Trail Monte Prealba di domenica 10 gennaio Marta Poretti, si è classificata seconda pur sbagliando percorso poco dopo la partenza perdendo almeno una decina di minuti. Un peccato per lei che, il giorno dell’Epifania, quindi solo quattro giorni prima, si era classificata terza alla S1 La Corsa della Bora.

Raggiunta a pochi giorni dalla sua nuova avventura, quella Grande Corsa Bianca che l’ha già vista vincitrice di due edizioni, la numero zero e quella del 2015, Marta non nasconde la preoccupazione per una gara che ama molto, data la sua grande passione per lo sci alpinismo: “La Grande Corsa Bianca è una gara bella e particolare, la più lunga che possa affrontare con gli sci ai piedi – ci ha raccontato Marta -: il problema, per quest’anno, sarà la scarsità di neve, che rischia di costringermi a dover correre con scarponi ai piedi e sci in spalla…”

Marta è una delle ultratrailer di punta del Team Oxyburn, confermatissima anche per questo 2016: “L’abbigliamento Oxyburn è un elemento imprescindibile quando pratico sport: l’abbigliamento invernale è eccellente, caldo e leggero, quello estivo è traspirante ed estremamente comodo. Per quanto riguarda le calze a compressione graduata, poi, le ho sempre addosso. Ultimamente ho cominciato ad utilizzare anche quelle corte, che danno sostegno e drenano, ma abitualmente utilizzo quelle lunghe: la compressione, che all’inizio quasi stringe, con il passare delle ore aiuta moltissimo; inoltre tengono i polpacci caldi quando si corre di notte…”

Ottimi risultati per Marta nel 2015 appena trascorso, con una sola, grande delusione: il Tor des Geants, nel quale si è classificata nona dopo essere stata vicina al podio per molti chilometri. “Il Tor – racconta – è stata una totale delusione: ero partita bene, poi un dolore al ginocchio mi ha rallentata e, a problema superato, e mentre stavo recuperando, hanno fermato la gara per il maltempo… mi rifarò quest’anno (sorride)… anche se in questi giorni mi hanno estratta per la TDS. Vedremo, ma il Tor è il Tor… e poi mi piacerebbe anche cimentarmi in un Ironman, quest’anno…”