Athletes

Emanuele Bruni e il ciclismo su strada

ciclismo strada oxyburn emanuele bruni

Utili i rulli, per carità, fedeli compagni durante questo interminabile lockdown. Ma volete mettere una rilassante uscita di 160 km in sella alla mia bici immerso nella selvaggia natura della provincia di Frosinone?

In questa soleggiata mattinata neanche il dislivello di 1300 m della salita di Prato di Campoli che mi attende sembra più duro del periodo attraversato. D’altronde la scuola di vita del ciclismo lo insegna sin da piccoli: rialzarsi subito dopo una caduta. Per cui via, sali in borraccia, pronto a partire da Ceccano verso Veroli per scaricare le tensioni della settimana, sempre dedita come biologo ricercatore allo studio di nuove terapie antitumorali.

I 25 km vallonati fino ai piedi dei Monti Ernici mi permettono di godere dei rigogliosi paesaggi del Frusinate, attraversando Torrice e Giglio di Veroli. Tutto intorno sembra procedere a rilento, come la mia marcia. Entrando a Veroli scorgo la cima della salita di 9 km che mi aspetta, preparandomi con scatti e progressioni. Dopo un primo durissimo km, circondato da sparute case, noto il letto di un fiume prosciugato. Concentrato, proseguo l’ascesa fino a quando, in prossimità di un tornante, l’attenzione viene rapita da un fienile in pietra. Per alcuni sono solo dettagli, ma per ogni ciclista si rivelano scenari rigeneranti.

Ad accompagnarmi l’abbigliamento di Oxyburn, i cui tessuti compressivi non stringono o danno fastidi da frizione, risultando super confortevoli. La salopette Raid favorisce la traspirazione con un fondello estremamente funzionale sulle lunghe distanze. Alla maglia intima ultraleggera B-Easy, per mantenere la temperatura corporea costante, ho aggiunto la maglia X-Track, con una struttura a microrete autoventilante per la dispersione del sudore anche durante intense attività. Ai piedi la comoda vestibilità dei calzini Draw in filato riciclato Repetita.

Mentre l’ombra degli alberi allevia la stanchezza, scorgo sotto ai miei occhi tutti i paesi limitrofi. Il silenzio è interrotto solo dal tintinnio delle campane al collo delle mucche, intente a brucare l’erba di un verde irreale. La pedalata prende vigore, so che manca poco. Finalmente sono in cima alla salita di Prato di Campoli, punto di partenza per escursioni ai Monti Ernici, con vette oltre i 2000 m.

Felice per questo piccolo ritorno alla normalità decido di allungare il rientro passando per Amaseno, Prossedi, Frosinone e Morolense. E arriva il momento in cui sento che, nonostante le difficoltà, andrà tutto bene.

di Emanuele Bruni